Nel punto più alto raggiunto dalla Salaria vecchia (circa 640 metri s.l.m.), del tratto Roma-Rieti, davanti l’osteria della Colonnetta (ora casa privata), è ancora in piedi il miliario XL della via Salaria (il quarantesimo), contornato da una piccola recinzione protettiva in metallo. L’osteria prendeva il nome proprio dal miliario alto quasi due metri, di base cilindrica che si restringe al vertice per l’usura del tempo essendo costituito da frammenti rocciosi più o meno arrotondati, cementati da sostanze di varia natura, levigati e trasportati in genere da corsi d’acqua.
Si possono leggere solo alcuni accenni delle scritte che un tempo davano indicazioni ai viaggiatori e quindi in passato non si conosceva il numero di miglia che segnava il cippo, ma una targa in metallo fissata sulla recinzione riporta il lavoro di ricerca svolto dall’Istituto Comprensivo di Torricella in Sabina, nell’ambito di un progetto scolastico del 1999. Confrontando poi le distanze con i cippi miliari del XXXI miglio della Salaria, le distanze combaciano quasi perfettamente.
Intorno a questo luogo sopravvisse nell’alto Medioevo il toponimo Quadragesimo che costituisce un chiaro riferimento della distanza della colonna miliare.
