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Via di Grottarossa

Via di Grottarossa - Sarcofago romano

La Via di Grottarossa è una strada storica situata nella zona nord di Roma, all’interno del Municipio XV che collega la Via Cassia e la Via Flaminia. Il suo nome deriva dalle cave di tufo rosso presenti nell’area fin dall’antichità, utilizzate per l’estrazione di materiali da costruzione sin da epoca antica.

Origini e Storia

L’area di Grottarossa infatti era già abitata in epoca romana e si sviluppava originariamente lungo la Via Flaminia con ville romane, acquedotti e sepolcri, a testimonianza di una comunità importante fin dall’antichità. La Via di Grottarossa era anche un tratto della via Veientana (tuttora in parte esistente), un’antica strada che collegava Roma con la città etrusca di Veio, il cui tracciato è stato in gran parte inglobato dall’urbanizzazione moderna, ma con alcuni resti ancora visibili.

Nel Medioevo, il territorio fu progressivamente abbandonato e trasformato in un’area agricola, con la presenza di casali e torri di avvistamento5. Solo tra il XIX e il XX secolo iniziò a svilupparsi nuovamente, soprattutto grazie all’espansione urbanistica di Roma.

La Mummia di Grottarossa

La via di Grottarossa è legata a un importante ritrovamento archeologico. Nel 1964, durante i lavori di costruzione di un edificio poco distante, venne alla luce un sarcofago di marmo (in foto) contenente la mummia di una bambina di circa 7-8 anni, risalente al II secolo d.C.. La mummia, conosciuta come la “mummia di Grottarossa”, è oggi conservata nel Museo Nazionale Romano. Il corredo funerario include una bambola snodabile. Data la singolarità della conservazione del corpo, si è ipotizzato che la fanciulla appartenesse ad una famiglia patrizia convertita al rito della dea egizia Iside.

Cippi Collegati
 Cassia / Via di Grottarossa      
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