La Via Ardeatina è una delle strade più antiche di Roma e nacque probabilmente come un tracciato secondario rispetto alla Via Appia dalla quale, oggi, se ne separa quasi subito dopo Porta San Sebastiano all’altezza della chiesa “Domine Quo Vadis” (Santa Maria delle Piante). Si ipotizza anche che l’Ardeatina risalga all’età pre-repubblicana e partisse dalle mura serviane, ma del suo iniziale tracciato cittadino, non esiste più nessuna traccia.
Era usata per raggiungere la costa laziale e i territori abitati dai Rutuli, il popolo italico che secondo la tradizione aveva in Ardea la sua capitale e da cui prese il nome. Non essendo una via consolare, non fu pavimentata con la stessa cura delle grandi arterie romane, ma rimase comunque un’importante via di comunicazione per commerci e spostamenti.
Durante il periodo imperiale, la strada venne utilizzata principalmente per l’accesso a ville suburbane e sepolture cristiane, tra cui le celebri Catacombe di San Callisto e di San Sebastiano, che sorgono nelle vicinanze del suo tracciato.
Oggi la Via Ardeatina si snoda a sud di Roma attraversando aree verdi e zone residenziali. Il suo percorso attuale è integrato nella moderna rete stradale, ma conserva paesaggi inalterati dell’agro romano.
Lungo la via si trovano numerosi punti di interesse:
- le Catacombe di Domitilla e il suggestivo complesso sotterraneo che custodisce affreschi paleocristiani.
- Le Fosse Ardeatine, tristemente note per l’eccidio nazista del 1944, oggi sacrario nazionale.
- Il Parco della Caffarella, una vasta area verde ricca di reperti archeologici e paesaggi naturali.