La Via Aurelia, una delle più importanti strade consolari romane e collega Roma alla costa tirrenica e proseguendo verso nord. La sua costruzione è tradizionalmente attribuita a Gaio Aurelio Cotta, censore nel 241 a.C.3. Tuttavia, alcuni storici suggeriscono che la sua creazione possa risalire ai consoli del 200 a.C., 144 a.C. o 119 a.C.3. Un miliario menziona quest’ultimo console a Vulci (oggi conservato nel Museo di Vulci).
Nata come via militare, la Via Aurelia aveva lo scopo di collegare Roma alle colonie marittime di Fregenae (246 a.C.), Alsium (247 a.C.), Pyrgi (264 a.C.?) e Castrum Novum (264 a.C.)3. La sua funzione principale era di difesa costiera, come dimostrato durante la prima guerra punica (264-241 a.C.). Inizialmente, la strada non collegava direttamente i principali centri etruschi come Cerveteri, Tarquinia e Vulci, che venivano raggiunti tramite raccordi secondari.
Sviluppo e Tracciato
La Via Aurelia si distingueva in due varianti: Aurelia vetus e Aurelia nova. L’Aurelia vetus era un percorso litoraneo, mentre l’Aurelia nova seguiva un tracciato più interno, da Roma a Malagrotta, per poi congiungersi a Pyrgi, Centumcellae (Civitavecchia) e Forum Aurelii (Montalto di Castro).
Partendo da Roma, il tracciato si snodava attraverso importanti stazioni come Lorium, Bebiana, Alsium, Pyrgos, ad Turres, Punicum, Aquas Apollinaris, Castro Novis, Centumcellis e Tarquinis. La strada attraversava numerosi corsi d’acqua, richiedendo la costruzione di ponti. Tra Roma e il fiume Mignone, si contano circa 20 ponti. Esempi includono il ponte di Apollo, ricostruito più volte a causa delle alluvioni, e il ponte sul Mignone, ripristinato nel XV secolo.
Funzione e Importanza
Con il tempo, la Via Aurelia perse la sua esclusiva valenza militare e divenne un’importante arteria commerciale. I territori attraversati, fertili e adatti al colonato, favorirono lo sviluppo di attività agricole e la costruzione di ville. La strada facilitò il trasporto di merci e risorse, inclusi prodotti agricoli, materiali da costruzione e, in epoca più tarda, l’allume estratto dai Monti della Tolfa.
La Via Aurelia nel Medioevo
Nel periodo medievale, la Via Aurelia continuò a essere utilizzata, sebbene con alcune modifiche e adattamenti. Il suo tracciato fungeva da elemento di confine e da percorso per il controllo del territorio. La strada mantenne la sua importanza militare, come dimostrato durante la guerra greco-gotica, quando fu utilizzata per l’approvvigionamento di Roma. Nel corso del Medioevo, sorsero nuovi insediamenti lungo la Via Aurelia e le strade secondarie, inclusi castelli, oratori e borghi. La funzione di collegamento tra Roma e Centumcellae rimase cruciale, anche dopo la fondazione di Leopoli-Cencelle nell’854.
Cippi Miliari e Testimonianze Archeologiche
Il ritrovamento dei cippi miliari hanno rappresentato importanti testimonianze del tracciato originario della Via Aurelia permettendo di ricostruire il percorso. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce tratti della strada basolata, resti di ponti, ville, stazioni di posta e altri manufatti che testimoniano la frequentazione e l’evoluzione della Via Aurelia nel corso dei secoli. Particolarmente importanti sono i ritrovamenti presso Statua, dove sono state identificate strutture pertinenti alla mansio ad Turres, con tracce di frequentazione dal periodo imperiale al periodo medievale.